Pausa pranzo perfetta: al bar o al ristorante?
La pausa pranzo perfetta? Si fa al bar o al ristorante, con pasti sani e bilanciati. Ecco le alternative al pranzo in ufficio con la schiscetta e tanti consigli per ottenere il massimo da questo importante momento della giornata.
Sono molti i lavoratori che preferiscono pranzare al bar o al ristorante durante la pausa per il pranzo. Questo soprattutto grazie ai menu specifici studiati da molti ristoratori per i lavoratori e alle aziende che, sempre più spesso, erogano i buoni pasto ai dipendenti quando non è presente una mensa aziendale. Ma è sufficiente mangiare al bar o al ristorante per rendere perfetta la pausa pranzo? O ci vuole anche qualcos’altro? Segui i nostri consigli per scoprire come trascorrere la pausa pranzo ideale.
Pausa pranzo al lavoro: cos'è e perché è importante
Quando un lavoratore svolge un orario di lavoro che non gli consente di tornare a casa per pranzare ha diritto di fare una pausa per consumare il suo pasto.
Quando devono pranzare fuori casa per lavoro alcune persone scelgono di portarsi il pasto da casa, altre usufruiscono della mensa aziendale, altre ancora utilizzano il buono pasto fornito dall’azienda per pranzare al bar o al ristorante.
In ogni caso, la pausa pranzo è un diritto previsto dalla legge. Quando l’orario di lavoro giornaliero supera le 6 ore, il lavoratore ha diritto ad una pausa di almeno 10 minuti. La maggior parte delle aziende, tuttavia, concede molto più tempo per la pausa pranzo ai suoi collaboratori, che hanno dai 30 minuti a un’ora per consumare il proprio pasto e riposare. Alcune imprese concedono fino a 2 ore per la pausa pranzo dei collaboratori.
A disciplinarne la durata sono i contratti collettivi delle varie categorie, che, solitamente, impongono una pausa pranzo più lunga. Nel caso questo argomento non fosse affrontato nel contratto di riferimento di una categoria, sarà direttamente il regolamento aziendale a stabilire quanto deve durare la pausa pranzo.
Perché è importante?
La pausa pranzo è importante per svariati motivi. Il principale è che saltare un pasto rallenta il metabolismo e rischia di causare un aumento di peso, oltre a provocare stanchezza e perdita di attenzione. Per questo è fondamentale non assumere stili di vita scorretti, che, a lungo andare, rischiano di danneggiare la salute.
Stanchezza, perdita di attenzione, e di conseguenza, della produttività, non sono causate solo dal digiuno, ma anche dal fatto che dopo molte ore trascorse svolgere il proprio lavoro si ha un inevitabile calo di attenzione. Staccarsi dalla propria postazione e prendersi una pausa per rilassarsi e ricaricarsi è il giusto punto di partenza: in questo modo si può affrontare il resto della giornata lavorativa con più efficienza e vigore.
Quando arriva il momento di fare la pausa per il pranzo, poi, è importante anche scegliere i cibi giusti, per evitare che un pasto troppo pesante causi sonnolenza e impedisca di affrontare il pomeriggio con la giusta concentrazione.
Pausa pranzo perfetta? 5 consigli da seguire
Perché la pausa pranzo rappresenti davvero un momento di pausa per il lavoratore, che possa servire per consumare un pasto sano e un po’ di meritato relax, tuttavia, bisogna darle la giusta importanza e acquisire delle buone abitudini. Abbiamo stilato per te una lista di 5 consigli da seguire per organizzare la pausa pranzo perfetta. Scoprili insieme a noi!
1. Organizza il tuo lavoro in modo da dare il giusto spazio alla pausa pranzo
Quello della pausa pranzo è il momento più importante della giornata per un lavoratore, perciò è necessario pianificare il lavoro in modo da non sottrargli tempo prezioso.
Può essere utile anche pianificare la pausa pranzo vera e propria, decidendo ogni giorno cosa mangiare e quanto tempo dedicare al pasto, ricordandosi di lasciare un po’di spazio per lo svago.
2. Esci dall’ufficio
Quando arriva il momento di fare la pausa pranzo, l’errore più grande che si possa fare è rimanere in ufficio, consumando velocemente un pasto nella sala relax, o, peggio ancora, alla scrivania. Magari continuando a lavorare.
Per una pausa pranzo sana, che rappresenti davvero un’occasione per prendi cura di sé e del proprio benessere, è importante uscire dall’ufficio non solo con il corpo, ma anche con la mente.
Perciò lascia la tua postazione e metti da parte i dispositivi elettronici, la casella e-mail e i Social Network. Puoi usare questo tempo non solo per pranzare, ma anche per rilassarti e fare due chiacchiere con i colleghi.
3. Pausa pranzo al bar: come scegliere il pasto giusto
La scelta migliore, specialmente se in azienda non è presente la mensa, è quella di evitare il pranzo in ufficio e optare per una soluzione alternativa.
Molte persone decidono di uscire e utilizzare i buoni pasto per pranzare al bar. Se, un tempo, consumare un pasto al bar significava mangiare un panino, oggi non è più così perché i lavoratori sono molto più esigenti e richiedono cibo sano e di qualità.
La maggior parte dei bar si è adeguata a questa richiesta proponendo menu molto vari, che comprendono pasti sia caldi, sia freddi, per andare incontro alle esigenze di tutti. Se proprio si ha voglia di un panino, meglio sceglierne uno farcito con verdure grigliate oppure con salumi magri, come prosciutto cotto, prosciutto crudo o bresaola. In alternativa, si può mangiare un toast.
Via libera anche al piatto unico, come le insalatone miste, che possono essere un’ottima scelta per il pranzo, purché non contengano troppi alimenti proteici tutti insieme.
4. Pausa pranzo al ristorante: cibo sano e varietà
Una delle alternative alla mensa aziendale più apprezzate dai lavoratori è il ristorante. Tra i requisiti che un locale deve avere perché un lavoratore decida di trascorrere lì la sua pausa pranzo ci sono non solo la vicinanza al luogo di lavoro, ma anche l’atmosfera e, soprattutto, la varietà di piatti sul menu.
Per quanto riguarda la scelta dei piatti, quelli tipici della dieta mediterranea sono tra i preferiti, insieme alla cucina etnica. I fast food, invece, sono meno apprezzati, anche se c’è chi ogni tanto si concede un peccato di gola.
Ti stai chiedendo se fare la pausa pranzo al ristorante sia davvero la scelta migliore per garantirti una dieta sana? La risposta è sì. Basta scegliere i piatti giusti, preferendo un secondo e un contorno piuttosto che un primo e un secondo. Inoltre, è importante anche variare. Scegli ogni giorno un piatto diverso, per garantirti il giusto apporto di tutti i nutrienti ed evitare di rallentare il metabolismo. Una volta a settimana puoi anche optare per una bella pizza, meglio se margherita.
5. Fai attività fisica
Durante la tua pausa pranzo, non scordare di dedicare un po’ di tempo all’attività fisica. Non solo favorisce la digestione, ma stimola il corpo a liberare endorfine, che migliorano l’umore.
Per fare la giusta quantità di attività fisica durante la pausa bastano 10 minuti. Puoi fare alcuni esercizi di stretching, oppure una camminata veloce per andare e tornare dal luogo scelto per pranzare.
Pausa pranzo: il welfare aziendale che fa bene ad aziende e lavoratori
La pausa pranzo è uno dei momenti più importanti per la giornata di un lavoratore, per questo i benefit e le misure di welfare che vi ruotano attorno sono tra i più apprezzati dai dipendenti delle aziende.
Per un’impresa che voglia utilizzare il welfare come strumento per migliorare la produttività e la soddisfazione dei dipendenti offrire un tempo adeguato alla pausa pranzo e delle indennità che permettano al lavoratore di non dover sostenere per intero la spesa del pasto fuori casa sono ottimi punti di partenza.
Uno dei benefit più apprezzati in questo senso sono di sicuro i buoni pasto: esenti dalla tassazione fino a 8 euro al giorno, consentono ai lavoratori di acquistare pasti già pronti o generi alimentari.